PROBLEMI SCOLASTICI...MI DATE UN CONSIGLIO?
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PROBLEMI SCOLASTICI...MI DATE UN CONSIGLIO?
VI COPIO QUI SOTTO LA LETTERA CHE HO SCRITTO PER LA EX SCUOLA DI MIO FIGLIO. NON L'HO ANCORA MANDATA PERCHè VOLEVO UN GIUDIZIO DA PARTE VOSTRA: L'ASSOCIAZIONE MI HA DETTO CHE SONO STATA TROPPO PESANTE!
VOI COSA NE PENSATE?
"Gentile Dr.XXXXXX
Con la presente intendiamo esporre il nostro profondo disappunto in merito ai comportamenti che di seguito illustreremo avvenuti durante l’anno scolastico appena trascorso presso l’Istituto che Lei amministra.
Prima di decidere di iscrivere nostro figlio presso il Vs.Istituto abbiamo voluto avere la certezza che avreste saputo affrontare le problematiche relative alla dislessia: abbiamo infatti avuto due incontri con la Proff.ssa XXXX alla quale abbiamo sottoposto tutta la documentazione in nostro possesso e solo dopo aver avuto la conferma di un Vs.pratico supporto sulla base di una vs.già passata esperienza e di un‘altra iscrizione alla prima classe avente stesse problematiche , abbiamo deciso di iscrivere ns.figlio presso il Vs. Istituto.
La dislessia è un disturbo specifico di apprendimento che può verificarsi in ragazzi per il resto normali, cioè senza handicap neurologici o sensoriali. Le difficoltà di lettura può essere più o meno grave e spesso si accompagna a problemi nella lettura e/o calcolo. Lo sviluppo delle conoscenza scientifiche ha permesso di stabilire che si tratta di una caratteristica costituzionale, determinata biologicamente e non dovuta a problemi psicologici. Molti di questi ragazzi non sono riconosciuti come dislessici e non ottengono alcuna facilitazione o adattamento alla didattica che permetta loro di avere pari opportunità di apprendimento. Il mancato riconoscimento ha importanti conseguenze psicologiche , determina spesso l’abbandono della scuola e talvolta un futuro professionale di basso livello nonostante le potenzialità di creatività e di intelligenza che questi ragazzi manifestano.
C’è stata subito un’ottima intesa con la coordinatrice di classe Proff.ssa XXXXXX che si è dimostrata disponibile ad incontrarsi presso il centro ASL di Usmate con la logopedista che ha seguito nostro figlio, per individuare al meglio le strategie da adottare in classe.
Da parte mia ho incontrato tutti i professori singolarmente , come suggerito dalla coordinatrice di classe, per meglio aiutarli ad individuare le problematiche della dislessia e illustrare loro quali gli strumenti compensativi da adottare cosi come indicato dal Ministro della Pubblica Istruzione.
Approfitto qui a ringraziare della loro alta professionalità la prof.ssa XXXXX, coordinatrice e insegnate per le materie di italiano, storia e geografia e la prof.ssa XXXXXX, insegnante per la materia di lingua inglese, che hanno saputo ben mettere in pratica le indicazioni ricevute permettendo al ragazzo di raggiungere la piena sufficienza. Un ringraziamento speciale va anche alla prof.ssa XXXXXX di Chimica che ha tentato di andare incontro alle esigenze del ragazzo ,ma senza la collaborazione del suo collega di laboratorio
Non tutti però hanno saputo oppure non hanno voluto mettere in pratica le indicazioni ricevute , creando situazioni di disagio e di crollo dell’autostima di chi a 14 anni si vede non riconosciuto il proprio diritto all’apprendimento. Scoraggiato da insuccessi scolastici, ritenuto svogliato e “chiaccherone” ha vissuto la scuola come un incubo. I dislessici non riescono ad apprendere come gli altri e hanno solo bisogno di altre tecniche, tecniche più innovative e moderne.
Troviamo inaccettabile per esempio che in un Istituto Tecnico del secondo millennio, nell’era dell’elettronica, dove gli studenti sono tenuti a studiare con programmi al computer, i professori facciano ancora uso di proiezione di lucidi scritti in corsivo a penna, oppure dettino appunti per spiegare argomenti non presenti sul libro di testo o ancora non usino schemi, mappe mentali, parole chiave per insegnare loro a studiare con metodo, perché ritengono i ragazzi “non idonei e impreparati”.
Il problema delle diversità è un falso problema che a volte nasconde la difficoltà dell’insegnante ad adottare strategie di insegnamento diverse all’interno della classe.
Senza parlare della totale mancanza di controllo sulla classe: non sono state fatte rispettare le elementari regole di buona educazione da parte di alcuni studenti che con il loro comportamento hanno compromesso il regolare svolgimento delle lezioni durante tutto il periodo dell’anno scolastico. Se il diritto allo studio vale per tutti deve venir salvaguardato soprattutto chi desidera apprendere e non chi viene il classe solo per creare confusione.
E per chiudere vorremo veramente denunciare le gravi affermazioni da parte delle docenti XXXXX e XXXXX dette in presenza del ragazzo in questione, di sua madre e del Dirigente nel suo ufficio in occasione di una riunione da noi proposta per sensibilizzare l’Istituto intero alle problematiche della Dislessia, che ci hanno profondamente offeso: confondere corsi di aggiornamento professionale con il “volontariato” , schierarsi dietro la presunzione di sapere tutto sulla Dislessia per aver partecipato anni fa’ ad un incontro per l’Handicap, asserire che lo stipendio a fine mese comunque non cambia !!!!!!
Ci chiediamo veramente che fine abbia fatto la cultura della buona educazione e della integrità professionale.
Naturalmente abbiamo deciso, d’accordo con nostro figlio, che l’anno prossimo frequenterà un altro Istituto . Le premesse per iniziare una seconda classe non sono certo buone: avete pensato bene di promuoverlo con 4 debiti, in modo che la preparazione dovrà avvenire nel corso dell’estate a totale carico della famiglia e del ragazzo stesso. Ci chiediamo veramente quale sia il vantaggio a frequentare una scuola che scarica ogni responsabilità sulla famiglia e di fronte ad una richiesta di aggiornamento professionale non si dimostra ricettiva.
Anche se riconosciuti, i ragazzi dislessici attualmente non godono di nessuna tutela specifica, a differenza di quanto accade in numerosi paesi europei. Ci auguriamo che questa testimonianza possa veramente essere di sprono a tutti coloro del mondo della scuola che vogliono arricchire il proprio bagaglio di conoscenze imparando dai colleghi europei e dai nuovi progressi della scienza. Sono comunque tecniche valide per tutti gli alunni.Auspichiamo sia necessario che la scuola si adattai all’alunno con dis-abilità e NON il contrario. Vorremmo per i nostri ragazzi una scuola capace di stupire, di creare curiosità, delle insegnanti che sorridono… e non piuttosto vissuta come luogo di umiliazioni e frustrazioni."
VOI COSA NE PENSATE?
"Gentile Dr.XXXXXX
Con la presente intendiamo esporre il nostro profondo disappunto in merito ai comportamenti che di seguito illustreremo avvenuti durante l’anno scolastico appena trascorso presso l’Istituto che Lei amministra.
Prima di decidere di iscrivere nostro figlio presso il Vs.Istituto abbiamo voluto avere la certezza che avreste saputo affrontare le problematiche relative alla dislessia: abbiamo infatti avuto due incontri con la Proff.ssa XXXX alla quale abbiamo sottoposto tutta la documentazione in nostro possesso e solo dopo aver avuto la conferma di un Vs.pratico supporto sulla base di una vs.già passata esperienza e di un‘altra iscrizione alla prima classe avente stesse problematiche , abbiamo deciso di iscrivere ns.figlio presso il Vs. Istituto.
La dislessia è un disturbo specifico di apprendimento che può verificarsi in ragazzi per il resto normali, cioè senza handicap neurologici o sensoriali. Le difficoltà di lettura può essere più o meno grave e spesso si accompagna a problemi nella lettura e/o calcolo. Lo sviluppo delle conoscenza scientifiche ha permesso di stabilire che si tratta di una caratteristica costituzionale, determinata biologicamente e non dovuta a problemi psicologici. Molti di questi ragazzi non sono riconosciuti come dislessici e non ottengono alcuna facilitazione o adattamento alla didattica che permetta loro di avere pari opportunità di apprendimento. Il mancato riconoscimento ha importanti conseguenze psicologiche , determina spesso l’abbandono della scuola e talvolta un futuro professionale di basso livello nonostante le potenzialità di creatività e di intelligenza che questi ragazzi manifestano.
C’è stata subito un’ottima intesa con la coordinatrice di classe Proff.ssa XXXXXX che si è dimostrata disponibile ad incontrarsi presso il centro ASL di Usmate con la logopedista che ha seguito nostro figlio, per individuare al meglio le strategie da adottare in classe.
Da parte mia ho incontrato tutti i professori singolarmente , come suggerito dalla coordinatrice di classe, per meglio aiutarli ad individuare le problematiche della dislessia e illustrare loro quali gli strumenti compensativi da adottare cosi come indicato dal Ministro della Pubblica Istruzione.
Approfitto qui a ringraziare della loro alta professionalità la prof.ssa XXXXX, coordinatrice e insegnate per le materie di italiano, storia e geografia e la prof.ssa XXXXXX, insegnante per la materia di lingua inglese, che hanno saputo ben mettere in pratica le indicazioni ricevute permettendo al ragazzo di raggiungere la piena sufficienza. Un ringraziamento speciale va anche alla prof.ssa XXXXXX di Chimica che ha tentato di andare incontro alle esigenze del ragazzo ,ma senza la collaborazione del suo collega di laboratorio
Non tutti però hanno saputo oppure non hanno voluto mettere in pratica le indicazioni ricevute , creando situazioni di disagio e di crollo dell’autostima di chi a 14 anni si vede non riconosciuto il proprio diritto all’apprendimento. Scoraggiato da insuccessi scolastici, ritenuto svogliato e “chiaccherone” ha vissuto la scuola come un incubo. I dislessici non riescono ad apprendere come gli altri e hanno solo bisogno di altre tecniche, tecniche più innovative e moderne.
Troviamo inaccettabile per esempio che in un Istituto Tecnico del secondo millennio, nell’era dell’elettronica, dove gli studenti sono tenuti a studiare con programmi al computer, i professori facciano ancora uso di proiezione di lucidi scritti in corsivo a penna, oppure dettino appunti per spiegare argomenti non presenti sul libro di testo o ancora non usino schemi, mappe mentali, parole chiave per insegnare loro a studiare con metodo, perché ritengono i ragazzi “non idonei e impreparati”.
Il problema delle diversità è un falso problema che a volte nasconde la difficoltà dell’insegnante ad adottare strategie di insegnamento diverse all’interno della classe.
Senza parlare della totale mancanza di controllo sulla classe: non sono state fatte rispettare le elementari regole di buona educazione da parte di alcuni studenti che con il loro comportamento hanno compromesso il regolare svolgimento delle lezioni durante tutto il periodo dell’anno scolastico. Se il diritto allo studio vale per tutti deve venir salvaguardato soprattutto chi desidera apprendere e non chi viene il classe solo per creare confusione.
E per chiudere vorremo veramente denunciare le gravi affermazioni da parte delle docenti XXXXX e XXXXX dette in presenza del ragazzo in questione, di sua madre e del Dirigente nel suo ufficio in occasione di una riunione da noi proposta per sensibilizzare l’Istituto intero alle problematiche della Dislessia, che ci hanno profondamente offeso: confondere corsi di aggiornamento professionale con il “volontariato” , schierarsi dietro la presunzione di sapere tutto sulla Dislessia per aver partecipato anni fa’ ad un incontro per l’Handicap, asserire che lo stipendio a fine mese comunque non cambia !!!!!!
Ci chiediamo veramente che fine abbia fatto la cultura della buona educazione e della integrità professionale.
Naturalmente abbiamo deciso, d’accordo con nostro figlio, che l’anno prossimo frequenterà un altro Istituto . Le premesse per iniziare una seconda classe non sono certo buone: avete pensato bene di promuoverlo con 4 debiti, in modo che la preparazione dovrà avvenire nel corso dell’estate a totale carico della famiglia e del ragazzo stesso. Ci chiediamo veramente quale sia il vantaggio a frequentare una scuola che scarica ogni responsabilità sulla famiglia e di fronte ad una richiesta di aggiornamento professionale non si dimostra ricettiva.
Anche se riconosciuti, i ragazzi dislessici attualmente non godono di nessuna tutela specifica, a differenza di quanto accade in numerosi paesi europei. Ci auguriamo che questa testimonianza possa veramente essere di sprono a tutti coloro del mondo della scuola che vogliono arricchire il proprio bagaglio di conoscenze imparando dai colleghi europei e dai nuovi progressi della scienza. Sono comunque tecniche valide per tutti gli alunni.Auspichiamo sia necessario che la scuola si adattai all’alunno con dis-abilità e NON il contrario. Vorremmo per i nostri ragazzi una scuola capace di stupire, di creare curiosità, delle insegnanti che sorridono… e non piuttosto vissuta come luogo di umiliazioni e frustrazioni."
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- Iscritto il: ven ott 01, 2004 3:40 pm
- Località: Reggio Emilia
io la spedirei senza dubbio, è molto diretta e non offende nessuno, visto il loro comportamento, e poi bisogna che capiscano che in ballo c'è l'avvenire, il domani.
per quanto riguarda il loro stipendio sono daccordo che forse non è molto....
(ma qui il discorso può diventare troppo lungo)
per quanto riguarda il loro stipendio sono daccordo che forse non è molto....
(ma qui il discorso può diventare troppo lungo)
Maria Roberta
a tutti i dislessici
al desiderio di sapere
alla fatica per ottenerlo
a tutti i dislessici
al desiderio di sapere
alla fatica per ottenerlo
Scusami tanto. La trovo diretta ma corretta. Semmai rileggila in un momento di calma e vedi tu stessa se credi di dover cambiare qualcosa!
In gamba!
In gamba!
Ultima modifica di Rossella il sab gen 13, 2007 12:30 am, modificato 1 volta in totale.
IL MIO BLOG E I MIEI LIBRI: http://www.rossellagrenci.com
.
Poco diplomatica nel senso che alcune parti potrebbero essere considerate offensive da chi la riceve, indipendentemente dal fatto che tu stia dicendo la verità o comunque esprimendo un giusto risentimento per quello che ti è successo.
Se fosse la scuola attualmente frequentata da tuo figlio sarebbe sicuramente controproducente non misurare i toni.
Invece, così, sei libera di esprimerti.
Troviamo inaccettabile per esempio che in un Istituto Tecnico del secondo millennio, nell’era dell’elettronica, dove gli studenti sono tenuti a studiare con programmi al computer, i professori facciano ancora uso di proiezione di lucidi scritti in corsivo a penna, oppure dettino appunti per spiegare argomenti non presenti sul libro di testo o ancora non usino schemi, mappe mentali, parole chiave per insegnare loro a studiare con metodo, perché ritengono i ragazzi “non idonei e impreparati”.
TI CONTESTEREBBERO CHE I GENITORI NON DEVONO ENTRARE NELLA DIDATTICA.
Il problema delle diversità è un falso problema che a volte nasconde la difficoltà dell’insegnante ad adottare strategie di insegnamento diverse all’interno della classe.
E' COME DIRE: SIETE INCAPACI
Segui il saggio consiglio di Rossella, rileggila in un momento di calma, lascia magari passare qualche giorno, allora capirai da sola se ci saranno delle correzioni da fare.
Anche mio figlio il primo anno è stato promosso con tre debiti. Risultato? Una estate da schifo, spese per lezioni private, l'impossibilità (dato che comunque era stato promosso) di poter ricominciare daccapo.
Ora ce ne rendiamo conto, ora che a 16 anni desidereremmo poter ricominciare.
Ciao,
Se fosse la scuola attualmente frequentata da tuo figlio sarebbe sicuramente controproducente non misurare i toni.
Invece, così, sei libera di esprimerti.
Troviamo inaccettabile per esempio che in un Istituto Tecnico del secondo millennio, nell’era dell’elettronica, dove gli studenti sono tenuti a studiare con programmi al computer, i professori facciano ancora uso di proiezione di lucidi scritti in corsivo a penna, oppure dettino appunti per spiegare argomenti non presenti sul libro di testo o ancora non usino schemi, mappe mentali, parole chiave per insegnare loro a studiare con metodo, perché ritengono i ragazzi “non idonei e impreparati”.
TI CONTESTEREBBERO CHE I GENITORI NON DEVONO ENTRARE NELLA DIDATTICA.
Il problema delle diversità è un falso problema che a volte nasconde la difficoltà dell’insegnante ad adottare strategie di insegnamento diverse all’interno della classe.
E' COME DIRE: SIETE INCAPACI
Segui il saggio consiglio di Rossella, rileggila in un momento di calma, lascia magari passare qualche giorno, allora capirai da sola se ci saranno delle correzioni da fare.
Anche mio figlio il primo anno è stato promosso con tre debiti. Risultato? Una estate da schifo, spese per lezioni private, l'impossibilità (dato che comunque era stato promosso) di poter ricominciare daccapo.
Ora ce ne rendiamo conto, ora che a 16 anni desidereremmo poter ricominciare.
Ciao,

Margherita
.
Lo pensavo anche io, ma non è proprio così.
Ovvero, tu sei convinto di volere continuare la scuola che stai facendo, allora, forse...
Ma se ti accorgi di avere sbagliato corso di studi e non puoi, neanche a volerlo a tutti i costi, ricominciare daccapo...
Tra l'altro come la mettiamo ora, se per fare la maturità i debiti devono necessariamente essere stati superati?
Se non sei stato in grado di arrivare alla sufficienza durante l'anno, come potrai, per miracolo, superare le tue carenze durante l'estate?
Baci,
Ovvero, tu sei convinto di volere continuare la scuola che stai facendo, allora, forse...
Ma se ti accorgi di avere sbagliato corso di studi e non puoi, neanche a volerlo a tutti i costi, ricominciare daccapo...
Tra l'altro come la mettiamo ora, se per fare la maturità i debiti devono necessariamente essere stati superati?
Se non sei stato in grado di arrivare alla sufficienza durante l'anno, come potrai, per miracolo, superare le tue carenze durante l'estate?
Baci,

Margherita
la manderei così, anzi specificherei nome e cognome degli insegnanti che non hanno fatto il loro dovere, perchè di questo si tratta! ti dirò la trovo fin troppo diplomatica, io sarei stata anche più dura.
gli insegnanti hanno in mano la formazione dei nostri figli devono fare il loro dovere e non chiamarsi fuori o peggio ! auguri. io sono sempre
con coloro che si chiamavano fuori e non fanno il loro dovere.
gli insegnanti hanno in mano la formazione dei nostri figli devono fare il loro dovere e non chiamarsi fuori o peggio ! auguri. io sono sempre

La mente è come il paracadute. Funziona solo se si apre.
Albert Einstein
Albert Einstein
Raccomandata!
Mandala raccomandata!
è già tanto che non gli hai fatto causa...
Servirà per i prossimi spauriti dislessici che passeranno da lì.
Sei grande!!!
è già tanto che non gli hai fatto causa...
Servirà per i prossimi spauriti dislessici che passeranno da lì.
Sei grande!!!
dnaiele!
http://dnaiele.blogspot.com/
"Non si volta chi a stella è fisso" Leonardo Da Vinci
http://www.youtube.com/watch?v=CNc-w8n5XjY
http://dnaiele.blogspot.com/
"Non si volta chi a stella è fisso" Leonardo Da Vinci
http://www.youtube.com/watch?v=CNc-w8n5XjY
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- Messaggi: 2609
- Iscritto il: mar gen 03, 2006 9:44 pm
- Scuola: 5° anno ITIS Informatica
- Skype: leonardo88ro
- Località: Dueville(VI)
- Contatta:
Re:
non arrivare alla sufficenza non significa non sapere le cose, io gli permetto di darmi una volta un voto basso ma non 2 volte, mi hanno dato il debito di inglese, non mi ha fatto superare il debito la prima volta ma la seconda volta in 30 minuti ho cosegnato anche se le prof mi avevano detto di aspettare e ho superato il debito e d'estate non ho fatto niente perchè non volvo rovinarmi ancora di più la vita per colpa della scuola, se superavo il debito bene se no amen.titta ha scritto:Lo pensavo anche io, ma non è proprio così.
Ovvero, tu sei convinto di volere continuare la scuola che stai facendo, allora, forse...
Ma se ti accorgi di avere sbagliato corso di studi e non puoi, neanche a volerlo a tutti i costi, ricominciare daccapo...
Tra l'altro come la mettiamo ora, se per fare la maturità i debiti devono necessariamente essere stati superati?
Se non sei stato in grado di arrivare alla sufficienza durante l'anno, come potrai, per miracolo, superare le tue carenze durante l'estate?
Baci,
eppoi biennio e triennio sono due cose diverse e per colpa delle bocciature ho dovuto aspettare 4 anni per iniziare veramente la scuola che avevo scelto.
cmq mi dispiace che non si ottiene mai quello che si vorrebbe, io vorrei essere stato promosso e invece sono stato bocciato e voi volevate essere bocciati e invece siete stati promossi e io ho dovuto ricominciare non volendo e voi no.
cmq la lettera mandala e devi mandarla così senza cambiarla.
P.S:quest'anno ho avuto tutte sufficenze in inglese.
grazie daniele e grazia..
...mi avete rincuorato! I nomi li ho scritti ma per "correttezza" non li ho messi sul Forum!
Cominciavo a dubitare delle mie convizioni battagliere!!!.....
Cominciavo a dubitare delle mie convizioni battagliere!!!.....
ha ragione daniele.speriamo arrivi presto una legge chiara in materia. con una legge precisa srà un po'più facile anche ottnere giustizia. senza una legge andare davanti ad un giudice diventa più difficile. e poi sono convinta che se ci fosse una legge che "obbliga" le scuole a prendere in esame il problema e ad adottare gli strumenti necessari ai ragazzi per studiare,anche gli insegnanti, ,sopratutto i dirigenti scolastici si smuoverebbero un po'.
La mente è come il paracadute. Funziona solo se si apre.
Albert Einstein
Albert Einstein