Ti ringrazio per la precisazione.
Il mio "disturbo" l'ho avuto diagnosticato attraverso una lunga trafila e sono dovuto andare a 1300 Km di distanza in quanto nella mia città non c'era il centro per gli adulti.
Vedi per me la lettura è come percorrere una strada di montagna con la macchina utilitaria.
Se trovo la neve devo mettere le catene e se diventa troppo impervia non posso proseguire.
Allora ho scoperto che con gli ausili proposti io "leggo" col mio nuovo fuoristrada e molte difficoltà di apprendimento sono diminuiti.
Dopo aver imparato a gestire il "fuoristrada" il "disturbo" non lo vivo come tale.
Finalmente posso concentrarmi sugli argomenti e non a tirarli fuori dal testo scritto.
Non trovi che questo è unbel sospiro di sollievo?
Inoltro se commetto degli errori di ortografia (sono praticamente disortografico) non mi colpevolizzo più.
Non è più "svogliatezza", finalmente i mie sforzi sono riconosciuti: è congenito.
Perchè viverla come undifetto? è solo una caratteristica, sarà il computer a migliorare le mie prestazioni ortografiche potendo finalmente concentrarmi sugli argomenti preferiti: la chimica.
Per molti la chimica è una brutta bestia, per me è un vero piacere. Mi esalto nello scoprire la bellezza e la ......(non vi viene la parola) della natura.
Sono convinto che ognuno di noi ha ricevuto i suoi doni dal Padre nostro, perchè deve perdere tempo a rimpiangere i doni degli altri?
I dislessici in genere risultano più intelligenti della media e io sono tra quelli (così afferma il prof. Ghidoni di Reggio Emilia), e allora perchè devo utilizzare per forza l'utilitaria nella strada di montagna? Meglio il fuori strada e oggi c'è veramente una vasta scelta!


Grazie per aver letto il mio sfogo e vi auguro a tutti tanta serenità nel trasformare questo "disturbo" .... in un punto di forza, una specificità intellettuale spesso non capita.