Buongiorno a tutti, mi chiamo Alessandra, ho 30 anni e da sono iscritta al 3 anno di ingegneria a Trento.
Tre anni fa, consigliata da una mia amica insegnante alla primaria, ho effettuato una valutazione di dislessia presso l'ufficio disabilità dal mio ateneo. La psicologa che ha preso il mio caso mi ha riferito che dalla valutazione non ci sono le condizioni per affermare che ora sono dislessica, ma aggiunge anche che "probabilmente" lo ero e con gli anni sono riuscita a compensare.
Ma questo "problema" in sede di esami scritti continua a bussare alla mia porta, specialmente durante gli esami di matematica. Il mio problema è che inverto i numeri e se non faccio il triplo dell'attenzione sbaglio a ricopiare pure i segni (invece di un meno, metto un più o viceversa).
Vi chiedo, avete qualche metodo, qualche strategia per evitare di fare questi tipi di errori?
Aspetto fiduciosa
Alessandra
presentazione e consiglio per esami.
Moderatore: Moderatori
Re: presentazione e consiglio per esami.
Benvenuta Alessandra,
è ovvio che questo problema torna a bussare alla porta, perché resti dislessica anche se compensi. Avere compensato ti ha permesso di fare dei miglioramenti trovando autonomamente delle strategie che occultano le tue difficoltà, ma questo non significa che non ti stanchi e tanto... e quando questo accade scommetto che saltano fuori errori tipici che normalmente non fai.
Strategie per evitare di fare errori in sede d'esame consisterebbero nell'uso di supporti adeguati che senza una diagnosi difficilmente ti verrebbero concessi (come tempo maggiore per poter ricontrollare lo scritto).
Hai provato invece a rivolgerti ad una ASL per una diagnosi? Un'equipe specializzata sa scovare la dislessia anche se discretamente compensata.
è ovvio che questo problema torna a bussare alla porta, perché resti dislessica anche se compensi. Avere compensato ti ha permesso di fare dei miglioramenti trovando autonomamente delle strategie che occultano le tue difficoltà, ma questo non significa che non ti stanchi e tanto... e quando questo accade scommetto che saltano fuori errori tipici che normalmente non fai.
Strategie per evitare di fare errori in sede d'esame consisterebbero nell'uso di supporti adeguati che senza una diagnosi difficilmente ti verrebbero concessi (come tempo maggiore per poter ricontrollare lo scritto).
Hai provato invece a rivolgerti ad una ASL per una diagnosi? Un'equipe specializzata sa scovare la dislessia anche se discretamente compensata.
RACCOLTA FIRME per il rispetto della legge n.170 ai test di ammissione universitari
"L'immaginazione è più importante della conoscenza. La conoscenza è limitata, l'immaginazione abbraccia il mondo". Albert Einstein
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Re: presentazione e consiglio per esami.
Benvenuta nel forum Alessandra , concordo in pieno quanto scritto da Africa solo una valida diagnosi errelativa certificazione ti permetteranno di usufruire della L 170/10 e di tutti gli strumenti compnsativi e dispensati i in essa contemplati.
Se potessi tornare bambino, avrei un unico desiderio, rivivere nelle vesti di mio figlio per provare l'emozione di diventare grande, accanto ad un piccolo papà.
- gigi
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Re: presentazione e consiglio per esami.
Benvenuta davvero!Africa ha scritto:Benvenuta Alessandra
Sono del tutto d'accordo con quanto scrive Africa.Africa ha scritto:... Hai provato invece a rivolgerti ad una ASL per una diagnosi? Un'equipe specializzata sa scovare la dislessia anche se discretamente compensata...
Se non ti convince del tutto la diagnosi della psicologa dell'UniTN, puoi rivolgerti a un'ASL di Trento o, in subordine, all'Arcispedale di Reggio Emilia.
Puoi guardare qui le motivazioni che hanno portato il prof. Ghidoni a indagare proprio la dislessia negli adulti presso l'Arcispedale:
http://www.dislessia.org/forum/viewtopic.php?t=3275
Oppure puoi guardare qui (c'è anche il numero di telefono cui rivolgersi):
http://www.aiditalia.org/it/dislessia_negli_adulti.html
Cari saluti.
:-) Gigi Oliva
GENOVA
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